L'Epifania del Signore è la festa cristiana che si celebra ogni anno 12 giorni esatti dopo il giorno di Natale che, nelle Chiese occidentali che seguono il calendario gregoriano, cade il 6 gennaio (12 giorni dopo il 25 dicembre) e nelle Chiese Orientali che seguono il calendario giuliano, il 19 gennaio (12 giorni dopo il 7 gennaio).
Nel Martirologio Romano la Solennità dell'Epifania del Signore, è quella nella quale si venera la triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo: a Betlemme, Gesù bambino fu adorato dai magi; nel Giordano, battezzato da Giovanni, fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre; a Cana di Gallilea, alla festa di nozze, mutando l'acqua in vino nuovo, manifestò la sua gloria.
È interessante notare come l'Epifania abbia avuto diverse interpretazioni e evoluzioni nel significato nel corso dei secoli all'interno della tradizione cristiana.
L'idea che l'Epifania fosse inizialmente associata a qualsiasi manifestazione divina di Gesù, come i miracoli e le guarigioni, è affascinante. La rappresentazione della divinità di Gesù attraverso eventi come l'adorazione dei Magi a Betlemme, il suo Battesimo nel Giordano e il primo miracolo alle nozze di Cana offre una prospettiva ampia sul concetto di rivelazione divina.
La visione gnostica del Battesimo di Gesù come momento chiave dell'incarnazione di Cristo, anziché la nascita dalla Vergine Maria, evidenzia le diverse interpretazioni all'interno delle comunità cristiane del passato.
La festa dell'Epifania come la conosciamo oggi, ripulita dagli elementi gnostici, si è diffusa sia nella Chiesa Orientale che in quella Occidentale nei secoli IV e V.
La Storia dei Re Magi e la Ricerca del Nuovo Re
La parola "Epifania" deriva dal greco antico e significa "manifestazione" o "apparizione" di una divinità. Nella tradizione cattolica, questa festività rappresenta la manifestazione di Gesù Cristo al mondo intero, principalmente attraverso l'adorazione dei Re Magi.
Secondo il Vangelo di Matteo, i tre Magi erano astrologi che notarono l'apparizione di una nuova stella e decisero di seguirne il percorso per individuare il nuovo Re. In quel periodo, la credenza comune suggeriva che la nascita di un nuovo sovrano fosse annunciata da una stella nel cielo. Giunti a Gerusalemme, i Magi si recarono da Erode, il re della Giudea sotto il dominio romano, chiedendo informazioni riguardo al luogo di nascita del nuovo Re, in quanto avevano visto la stella sorgere. Erode, temendo di perdere il suo regno, una volta informato del luogo di nascita del Messia, indicò ai tre Magi Betlemme Efrata di Giudea, chiedendo loro di informarlo del luogo esatto "perché anche lui potesse adorarlo" (Matteo 2,1-8).
I Magi riuscirono a individuare il luogo esatto e portarono a Gesù Bambino tre doni preziosi: oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, decisero di ritornare nella loro terra seguendo un altro percorso (Matteo 2,9-11). Dopo aver scoperto l'inganno, Erode si adirò e ordinò la terribile Strage degli Innocenti, chiedendo l'uccisione di tutti i bambini di Betlemme al di sotto dei due anni (Matteo 2,16-18). Tuttavia, Giuseppe fu avvisato in sogno e riuscì a mettere al sicuro la sua famiglia fuggendo in Egitto (Matteo 2,13-14).
I doni dei Tre Magi
I doni portati dai Magi hanno profondi significati simbolici, rappresentando l'omaggio offerto a Gesù in riconoscimento del suo ruolo come salvatore della storia.
L'oro, offerto da Melchiorre, il più anziano dei tre, simboleggia la regalità di Gesù. Questo metallo prezioso è riservato ai re, e Gesù è considerato il Re dei Re.
L'incenso, donato da Gaspare, il più giovane dei Magi, rappresenta il suo sacerdozio divino e sottolinea il riconoscimento della sua divinità.
La mirra, offerta da Baldassarre, il Magio dalla carnagione scura, solitamente utilizzata per preparare i corpi alla sepoltura, prefigura il suo incontro con la morte terrena.
Il gesto dei Re Magi nel tributare omaggio al Re dell'Universo nella modesta mangiatoia rivela un significato profondo, specialmente perché non provenivano dalla comunità che attendeva il Messia, ma rappresentavano coloro che non erano consapevoli della possibilità che Dio si manifestasse agli uomini.
Significato Spirituale
L'Epifania del Signore, non rappresenta semplicemente l'incontro dei Magi con Gesù, ma simboleggia la rivelazione della divinità di Cristo al mondo intero, incluso quello pagano. Questo momento sottolinea l'universalità del messaggio di Gesù e la sua missione di portare amore, speranza e salvezza a tutte le persone, indipendentemente dalla loro provenienza o cultura.
Tradizioni nel Mondo
Le celebrazioni dell'Epifania variano da paese a paese. In Italia, l'Epifania è una festa civile. Allo stesso modo, è una celebrazione riconosciuta in Austria, Francia, Croazia, Islanda, Finlandia e in molte regioni della Germania, Grecia, Slovacchia, Spagna, Svezia e in alcuni cantoni svizzeri. Si festeggia anche in Romania, in Russia, nella Repubblica Dominicana, Polonia, Porto Rico, Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Nessun festeggiamento invece negli Stati Uniti.
In Italia, è diffusa la tradizione della Befana, che porta doni ai bambini la notte dell'Epifania. Secondo la leggenda, la Befana è una vecchietta che viaggia su una scopa, portando dolci e regali ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Tra le storie legate a questa figura folcloristica, una si intreccia con la tradizione cristiana: si narra che i tre Magi, durante il cammino verso Betlemme, chiesero indicazioni a un'anziana signora. Nonostante le loro insistenze affinché si unisse a loro, la donna rifiutò ma, pentita, iniziò a donare dolci sperando di ritrovarli e incontrare Gesù Bambino.
In Spagna l'Epifania è simile all’Italia ma con i doni portati dai Re Magi a cavallo dei loro cammelli. In molte città spagnole, la sera del 5 gennaio si organizzano sfilate di carri riccamente decorati “il corteo dei re Magi”.
In Francia il 6 gennaio è il giorno dei Tre Re e nei giorni precedenti la festa, si prepara una torta, la "Galette des Rois", una pasta sfoglia all’interno della quale si inserisce una fava. Il fortunato che nella sua fetta di dolce trova la fava, diventa Re per un giorno.
In Germania il 6 gennaio è una festa ufficiale con celebrazioni religiose e filantropiche. I giovani vestono i panni dei re Magi e girano nei quartieri a cantare i canti tipici e a raccogliere offerte per i bambini più poveri.
In Islanda l’Epifania è chiamata tredicesimo giorno e tredici sono i Babbo Natale che ogni notte dal 12 dicembre scendono dalla montagna per fare scherzi e lasciare dolci ai bambini prima di tornare a casa, uno alla volta, nei giorni che intercorrono tra il Natale e l’Epifania.
In Romania il giorno dell’Epifania corrisponde all’arrivo dei re Magi. I bambini bussano alla porta dei vicini e raccontano storie in cambio di qualche spicciolo e di frutta secca.
In Russia, durante il giorno dell'Epifania, che cade il 6 gennaio, si celebra il Natale ortodosso. Durante questa festività, i bambini attendono con ansia di ricevere i loro regali, che secondo la tradizione sono portati da una gentile vecchina chiamata Babuschka (nonna).
In Messico il 6 gennaio è la giornata dedicata ai Re Magi che portano i doni ai bambini. In questa giornata si prepara la Rosca de Reyes, un dolce a forma di ciambella con pezzi di frutta e con all'interno una statuetta di Gesù Bambino. Per chi la trova, sarà un anno molto fortunato!
L'Epifania, festa carica di significati e tradizioni differenti in vari paesi, celebra la manifestazione di Gesù Cristo al mondo. Attraverso i riti e le usanze proprie di ogni cultura, si enfatizza l'universalità del messaggio di amore, speranza e solidarietà portato da questa ricorrenza. Le diverse interpretazioni e le storie legate a questa festività aggiungono fascino e profondità a un momento che, pur con sfumature differenti, unisce le persone nel riconoscimento di un evento che ha attraversato i secoli, mantenendo intatto il suo valore spirituale e sociale.